Mmmm, perché? Perché da sempre scrivo un diario, perché quando Bimbo L. sarà grande potrà conoscere sua mamma da un altro punto di vista, perché scrivere fa riflettere.
Avevo delle reticenze a pubblicare in Internet le mie cose, poi ho iniziato a seguire tante mamme blogger e tanti forum per le mamme e ho riso e mi sono identificata con le persone in questo spazio virtuale. Chi è mamma lo sa che il tempo è poco e coltivare le amicizie non è sempre facile. Magari rubando al lavoro qualche minuto si riesce invece a confrontarsi qua, nel mondo virtuale a chiedere e ottenere risposte a leggere e accorgersi che quel post lì lo avresti potutto scrivere te.
Essere una mamma oggi, soprattutto se si lavora non è facile, bisogna avere metodo, costanza, correre e correre, totale abnegazione alla causa perché è difficile conciliare tutto e rimanere in piedi. Alle volte quando penso alla mia vita mi viene in mente quando da adolescente andavo alle giostre e montavo sul "Tagadà" una giostra che gira e sussulta, dove chi è sopra sta seduto ai bordi del cerchio e c'è anche chi dà bella mostra di se, alzandosi in piedi e camminando per mantenere l'equilibrio: mentre cerchi di stare in piedi il mondo gira e alle volte inciampi e per evitarlo devi prevedere eventuali scossoni, affinando sensi e capacità per non cadere. Certo chi si alza in piedi sulla giostra potrebbe far di meno, ma alzarsi è bello e nonostante i rischi che si corrono e le difficoltà che si incontrano vale la pena. Ecco, secondo me decidere al mondo di oggi di mettere al mondo un figlio è come se decidesse di alzarsi, certo la vita si complica, ma diventa migliore, si arricchisce, si impara ad affinare i sensi e si spingono al limite le proprie capacità. Se 10 anni fa mi avessere detto cosa sarei stata capace di sopportare per Bimbo L. avrei fatto una risata e avrei pensato che se fosse stato per me il genere umano si sarebbe estinto!
Se la domanda è quindi se vale la pena sacrificare tutto ed avere un figlio, la risposta è sì, perché quello che si ha in cambio non ha prezzo: l'amore che si prova ti cambia, e ti cambia in positivo.
Ovviamente, tutto questo filosofare non tiene conto degli umanissimi scarri di sclero quotidiani, che sono il pepe che serve a condire le fragole (fragloe aceto e pepe, da provare in sostituzione al classico limone).
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